VITAMINE LIPOSOLUBILI – LA VITAMINA "D"

LA VITAMINA “D”

Questa vitamina ? chiamata: “La vitamina del sole”, in quanto si forma nell’organismo quando l’epidermide viene colpita dai raggi ultravioletti solari: ne stimolano la sintesi sotto la pelle in quantita’ sufficiente al fabbisogno giornaliero.
La pelle ha infatti una notevole capacit? di produrre vitamina “D”, questo dipende dalla quantit? di luce solare che riesce a penetrare lo strato superficiale della cute ; si calcola che un centimetro quadrato di pelle esposta al sole per tre ore, pu? sintetizzare 18 U.I. di vitamina “D”.
Talora non si riesce a soddisfare il fabbisogno quotidiano per “l’inquinamento”, dovuto alle sostanze tossiche dell’atmosfera e in particolar modo nel periodo invernale sia per la minor presenza del sole sia per le cappe fumogene che si formano nel cielo.
La vitamina “D”, oltre ad essere prodotta per sintesi dalla pelle, viene ingerita nell’organismo attraverso alcuni tipi di cibi, e quella non utilizzata si trova conservata nel fegato, nel cervello, nella milza e nelle ossa.
E’ di grande importanza per la struttura del corpo, una carenza di essa porta infatti ad una fragilit? ossea e rachitismo.
Particolarmente necessaria ai bambini in fase di sviluppo e agli anziani che spesso sono carenti.
Ma la mancanza di luce non preoccupa pi? di tanto dal momento che la si pu? assumere come supplemento vitaminico nelle diverse specialita medicinali ormai in vendita anche presso le erboristerie.
La migliore fonte supplementare di vitamina “D”, ? l’olio di fegato di pesce. E’ infatti identica a quella formata dal nostro organismo, inoltre essendo una vitamina liposolubile (come gi? detto per la vitamina “A”), ? difficile che possa dare problemi di tossicit?, come si ? verificato in passato per quella prodotta sinteticamente in laboratorio.
Un ruolo importante della vitamina “D” ? svolto nel processo di assimilazione ed utilizzazione di alcuni minerali ( calcio, fosforo etc), importanti per la struttura ossea dell’organismo.
Per cui le persone che soffrono di fragilit? ossea o di prematura caduta dei denti ? quasi certo che abbiano una tale carenza di vitamina “D”. Infatti molte o tutte le vitamine e minerali lavorano a livello organico insieme ad altre.

RIEPILOGO VITAMINA “D”

IMPORTANZA: Aumenta l?assorbimento del calcio e del fosforo richiesti per la formazione delle ossa. Mantiene stabile il sistema nervoso e la funzione cardiaca. Protezione dalle malattie virali e tubercolosi. Stimola l?eliminazione del calcio dai reni. Aiuta la produzione di insulina.
SINTOMI DI CARENZA: Debole crescita delle ossa e dei denti. Indebolimento di ossa e denti gi? formati ( Osteomalacia ). Inadeguato assorbimento del calcio. Rachitismo, congiuntivite ed irritazioni oculari. Decalcificazione e indebolimento delle ossa ( Osteoporosi ). Dolori muscolari e crampi.
FONTI ALIMENTARI PRINCIPALI: Olio di fegato di merluzzo, olio di fegato di passera di mare, Tuorlo d?uovo, Latte, Salmone, Tonno.
PRINCIPALI ALLEATI: Vitamina ?A?, Calcio.
PRINCIPALI ANTAGONISTI: Insufficiente esposizione ai raggi ultravioletti. Sostanze cortisoniche.

N.B. I CONTENUTI DI QUESTO ARTICOLO SONO SOLAMENTE INFORMATIVI E NON SOSTITUISCONO IL MEDICO. CONSULTARE SEMPRE IL PROPRIO MEDICO O SPECIALISTA.

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LA PRESSOTERAPIA

CHE COS?E? LA PRESSOTERAPIA
E? una metodica utilizzata in ambito medico per esercitare un una particolare forma di compressione (molto simile ad un massaggio) sugli arti, inferiori e superiori. Questa azione viene realizzata attraverso un?apparecchiatura meccanico-pneumatica, in osservanza di semplici regole dettate dalla fisica e di specifiche conoscenze di fisiopatologia.
L’Ingegnere Alessandro Offidani ci guida in questa presentazione.


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Vitamine liposolubili – LA VITAMINA "A"

LA VITAMINA “A”

Il fegato veniva prescritto dai medici dell’antico Egitto per curare la cecit? notturna. E’ infatti uno dei migliori alimenti contenente vitamina A, la cui carenza pu? provocare appunto la cecita’ notturna.
La vitamina A si trova gi? preformata nelle uova, nei grassi del latte, nell’olio di fegato di pesce, nelle frattaglie ed in particolare nel fegato. Ha un ruolo importante nella crescita e riparazione dei tessuti corporei, nella salute della pelle, combatte batteri ed infezioni, aiuta la formazione dei denti e delle ossa, partecipa alla sintesi delle proteine, influenza l’attivit? sessuale e la fertilita’.
Il vantaggio di averla preformata ? che viene utilizzata direttamente senza dovere essere modificata in sostanza attiva e, essendo una vitamina liposolubile, si accumula nell’organismo come riserva. In quantita’ eccessive pu? dare luogo alla cosidetta “ipervitaminosi” che pu0′ produrre uno stato tossico. Concorrono a migliorare gli effetti della vitamina A altre vitamine quali : Vitamina ?E?, Vitamina ?D?, Complesso ?B?, Calcio. Possono invece ridurne l’efficacia e la disponibilita’ sostanze, farmaci o inquinanti atmosferici ( oli minerali, nitrati derivati dai fertilizzanti, Ozono, Biossidi, azoto, Alcool, Antiacidi, Anticoagulanti, Aspirina, Barbiturici).
La quantit? giornaliera di consumo ? calcolata in misura di 5.000 U.I. (unit? internazionali), tale dose e’ raccomandata dalla Food and Drug Administration (amministrazione dei cibi e dei farmaci americara), mentre la dose per poter provocare uno stato di ipervitaminosi dovrebbe raggiungere dosi di 200.000 U.I. al giorno per diversi giorni.
Alcuni ortaggi verdi e gialli come spinaci, cavoli, carote, forniscono una provitamina chiamata carotene. Il carotene non e’ attivo come tale ma viene trasformato dal fegato e dalle pareti intestinali in vitamina A ove viene immagazzinata quando ? in eccedenza e liberata in circolo quando ? necessario.
La cecit? notturna e al tramonto ? uno dei principali sintomi di una notevole mancanza di vitamina A. E’ comunque da notare che le riserve di questa vitamina debbono essere molto ridotte per potersi manifestare sintomi carenziali, infatti le riserve immagazzinate nel fegato di una persona in buona salute possono essere sufficienti al fabbisogno di un anno o pi?.
Sono segni evidenti di carenza di vitamina A :
– la pelle ruvida e verrucosa ( “ipercheratosi follicolare” ). chiamata comunemente pelle di rospo,
– la secchezza dell’occhio, per riduzione della sua secrezione, malattia conosciuta come “xeroftalmia”, pu? arrivare ad aggravarsi fino ad una cecit? irreversibile
– aumentata suscettibilit? alle infezioni, facile affaticabilit?, perdita dell’odorato e dell’appetito sono delle carenze marginali che abbinate allo stress di una malattia possono esserne potenziate.
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Quanto e perch? le vitamine sono importanti.

Quanto e perch? le vitamine sono importanti.
Oggi ? davvero tanta la gente che parla di vitamine, ma quanti veramente sanno cosa sono e come si usano?
Intanto ? bene precisare che a tutt’oggi le vitamine conosciute sono quindici e non si pu? escludere che, dalle continue ricerche in tale settore, possano esserne scoperte delle altre.
Esse sono delle sostanze organiche nutritive, che si trovano in natura negli organismi viventi, soprattutto vegetali e un p? meno animali.
In piccolissima parte le troviamo nei cibi e sono indispensabili per una normale crescita e sviluppo dell’organismo oltre che al mantenimento dello stesso.
Le vitamine costituiscono parte importante del meccanismo di funzionamento di tutte le cellule; non provocano modificazioni nella struttura del corpo stesso ( talora un’eccessiva diminuzione di peso o nel caso contrario di obesit?, pu? essere attribuita ad una carenza vitaminica del complesso “B” per un alterato assorbimento : se curata con integrazione vitaminica potr? migliorare la regolazione dei processi metabolici intestinali atti a determinere un aumento di peso fino allo standard per quell’organismo nel primo caso e determinare una diminuzione di peso nell’altro).
I fattori che determinano una carenza alimentare di vitamine sono diversi e tra questi un ruolo importante ? legato all’alterazione del normale ciclo biologico a causa degli agenti inquinanti che essendo antagonisti alle vitamine le distruggono . Da non trascurare che i prodotti della terra vengono raccolti ancora non maturi per favorirne la conservazione, mentre ci? provoca un’alterazione del valore nutritivo degli stessi. Altrettanta alterazione provocher? il trattamento chimico sui cibi per la produzione-conservazione industriale come cere, coloranti, detergenti, antiparassitari etc.. etc.
In definitiva vediamo che quel meraviglioso prodotto della natura quando arriva nelle nostre tavole, ha subito tante di quelle trasformazioni, che ben poco del suo valore nutritivo rimane.
In conseguenza di quanto su esposto deriva la necessit? di integrare l?alimentazione con vitamine e minerali, preferibilmente estratti naturali, indispensabili per la buona salute del nostro corpo.
Quali danni pu? portare una carenza vitaminica nell’organismo ?
Prima cerchiamo di conoscerle pi? da vicino.
Le vitamine si distinguono in due categorie fondamentali :
1- quelle solubili nei grassi o liposolubili
2- e quelle solubili in acqua o idrosolubili.
Questa differenza strutturale tra le due categorie fa si che le vitamine liposolubili sono facilmente accumulabili nell’organismo, mentre quelle idrosolubili si sciolgono nell’acqua e vengono, quelle in eccesso disperse attraverso le urine.
Tra le liposolubili sono le vitamine A, D, E, K, mentre tra le idrosolubili troviamo tutte le vitamine del complesso B, la vitamina C e i bioflavonoidi, conosciuti anche come vitamina P o C2.
Vedremo singolarmente l’importanza di ognuna di esse, i sintomi da carenza, le varie funzioni biologiche e quindi il fabbisogno giornaliero.

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