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Golf Balls fetali : Cosa sono ?

ECOCARDIOGRAFIA FETALE
“GOLF BALL” Quale Significato Clinico ?

a cura di S. Gerboni

Negli anni 80,da Allan nel 1986 e Schech et all. nel 1987, è stata descritta durante l’ecocardiografia fetale,la presenza di un focolaio
ecogeno o iperecogeno del muscolo papillare del ventricolo sinistro nel cuore fetale, col termine di golf ball (GB) o palla da golf.
L’eziologia di tale Golf Ball è sconosciuta e la sua incidenza oscilla tra lo 0.5 ed il 20 % ( media 5.6% ).
La localizzazione più frequente è sul muscolo papillare della valvola mitrale (60%), foci multipli nel ventricolo sinistro 16%, ventricolo destro(7%) ed in entrambi i ventricoli (16%).
Inizialmente descritto come un riscontro benigno ha stimolato una ricerca e studi anatomopatologico-ecocardiografico in correlazione ad altre alterazioni cliniche e/o cromosomiche (specialmente in rapporto alla sindrome di Down o trisomia 21). E’ stata segnalata una incidenza del 3% di sindrome di Down in feti con ‘golf ball’ all’ecocardiografia fetale.
In questa sede va però precisato che :

  • la presenza isolata di GB in una gravidanza senza altri marker di patologia va considerata una variante normale senza rilevanza clinica e prognostica.
  • I rilievi neonatali che a volte ripropongono la presenza di tali foci risultano assolutamente benigni e senza
    manifestazioni cliniche.
  • Nella mia esperienza personale, su un numero di 4750 ecocardiografie fetali, l’indicazione all’esame è stata per il 2% dei casi (95 casi) il rilievo da parte dell’ostetrico di golf ball in ventricolo sinistro. In tutti i casi il rilievo è stato isolato senza significato clinico e senza anomalie cromosomiche e con decorso neonatale benigno.
    La Golf Ball può assumere un diverso significato o rappresentare un indicatore di eventuale anomalia associata se viene riscontrata in una gravidanza con altri marker di rischio :

  • età  materna avanzata > di 35 anni con
  • precedente figlio con cromosomopatia o cardiopatia
  • feto a translucenza nucale aumentata
  • presenza di altri marker ecocardiografici di aneuploidia (anomalie dei cromosomi) quali arteria ombelicale singola,
    tri-test positivo etc.

    In conclusione
    tale riscontro non deve essere motivo per generare ansia ed apprensione alla gravida presentandolo terroristicamente come un nuovo marker di possibile anomalia cromosomica fetale, ma va considerato nel suo intrinseco significato clinico e funzionale valutato da un cardiologo fetale.

    Riferimenti:

  • L.D.Allan – Manual of Fetal Echocardiography pg.127 MTP Press Limited 1986
  • Joseph W et al. in Obstetrical & Gynecological Survey 55(5):303-11, 2000
  • Sepulveda W; Romero D in Ultrasound Obstet Gynecol 12: 445-49, 1998 Panorama I Internacional nternacional
  • Simpson J in Prenatal. Diagnosis. 19: 972-975, 1999

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